Il cammino, come ogni viaggio vero che si intraprende, non è mai solo esteriore. Prendendoti del tempo per osservare, per cogliere ciò che di solito sfugge all’attenzione, per conoscere altre persone in viaggio, qualcosa anche dentro di noi cambia. Durante un cammino non ti arricchisci solamente di nozioni pratiche, della data di fondazione di una chiesa o di costruzione di un monumento, ma acquisti la sensibilità per guardare il mondo che hai attorno in modo completamente diverso, ti arricchisci dei profumi e dei rumori di una natura che prima ti sembrava molto distante.
Ogni viaggio che si intraprende, da solo o in compagnia, non è mai uguale. Esattamente come quello Mascia e Natascia, due sorelle hanno deciso di percorrere insieme le prime tre tappe della Via Francisca. Ecco quello che ci hanno raccontato:
«Il cammino l’ho fatto con mia sorella, era la prima volta che ci avventuravamo in un ‘esperienza così.
Siamo partite di sabato mattina da Milano per Varese. Da Varese siamo arrivate a Ganna e poi: destinazione Sacro Monte di Varese. Un luogo magico! Da riempire il cuore di una bellezza naturale combinata con quella umana.
Abbiamo percorso la strada ben segnata dalla segnaletica.
Abbiamo pernottato presso l’albergo Sacro Monte di Varese, dove siamo state accolte benissimo e la nostra camera si apriva a uno spettacolo
meraviglioso. A cena ci hanno presentato dei piatti superbi, colazione al mattino buona.
Ci ritorneremo, per completare la passeggiata oltre il Grand Hotel Campo dei Fiori sopra al Sacro Monte, purtroppo quando siamo
andate noi era abbandonato. Il mattino seguente, prima di partire abbiamo fatto tappa alla Casa Museo Pogliaghi, all’interno della casa oltre a una serie di oggetti stupendi (ad es. un sarcofago originale egizio, la riproduzione di una sala da bagno dello scia di Persia), c’era una meraviglia: il modello in gesso dell’opera in grandezza naturale del portale centrale del Duomo di Milano
Sicuramente non potrà farvi comprendere la bellezza e l’emozione che ci ha colpito a vedere un’opera così stupenda, ma vi potrà incuriosire affinché se non l’aveste mai vista andiate ad ammirarla.
Siamo partite subito dopo per raggiungere la terza tappa Castiglione Olona, per poi riprendere il treno per tornare a Milano, la nostra
passeggiata finiva alla terza tappa. Purtroppo abbiamo trovato diverse difficoltà arrivate a Varese, perché non riuscivamo a trovare le indicazioni per la terza tappa, pur consultando la cartina online (che purtroppo consuma molta batteria) e abbiamo chiesto aiuto all’Infopoint di Varese, purtroppo con pessimi risultati perché ci hanno dato indicazioni completamente sbagliate. Fortunatamente ci è venuta in soccorso Eleonora, giornalista di VareseNews che gestisce la comunicazione della Via, che ci ha girato le indicazioni scritte sulla guida ‘Via Francisca del Lucomagno’, che non avevamo con noi, e si è interessata lungo il nostro cammino di ritorno. Grazie ancora Eleonora di tutto!!! Vi consigliamo di portarvi rifornimento di acqua più che adeguato (noi avevamo un litro a testa), perché nel percorso da Varese a Castiglione Olona non abbiamo trovato dove abbeverarci ed eravamo assetate appena siamo arrivate al paese. Concludiamo dicendovi che per noi è stata un’esperienza molto bella, piacevole e che siamo pronte a continuare appena il tempo ce lo consentirà».
Può capitare di perdersi, nonostante la Via sia ben segnalata. Ma non preoccupatevi perché i pellegrini sono sempre seguiti e se è necessario accompagnati da alcune persone disponibili. Se stai pensando di partire ma hai paura di perderti qualche segnavia, segnati questi numeri: Eleonora 393 406 2524, oppure del cosiddetto papà della Francisca, Ferruccio 338 215 9610